Kūkai, noto anche come Kōbō-Daishi, è stato un monaco buddista giapponese del IX secolo. È noto soprattutto per aver fondato la scuola Shingon, un ramo del buddismo Vajrayāna che combina elementi della filosofia buddista con pratiche tantriche importate dalla Cina e dall’India.
Nato nel 774 nel villaggio di Byōbuga-ura, sull’isola di Shikoku, divenne monaco all’età di quindici anni e studiò il buddismo a Nara, l’allora capitale del Giappone. Si recò poi in Cina per studiare la filosofia buddista e le pratiche tantriche sotto la guida di rinomati maestri cinesi.
Al suo ritorno in Giappone, nell’806, Kūkai fondò la scuola Shingon sulla base dei suoi studi in Cina. Costruì il tempio Kongobuji sul monte Koya, che divenne la sede della scuola Shingon e rimane tuttora un importante luogo di pellegrinaggio.
La scuola Shingon guadagnò rapidamente popolarità e influenza e Kūkai divenne una figura venerata nella storia religiosa giapponese. È noto per aver contribuito a diffondere l’insegnamento buddista in Giappone, oltre che per i suoi contributi alla letteratura, alla poesia e alla calligrafia.
A Kūkai si attribuisce anche il merito di aver introdotto il concetto di mandala nella tradizione buddista giapponese, oltre a pratiche tantriche come il mantra e la visualizzazione. Gli insegnamenti della scuola Shingon sono stati tramandati di generazione in generazione fin dalla sua fondazione e rimangono oggi una parte importante del buddismo giapponese.