Il sakè è una bevanda alcolica tradizionale giapponese diventata popolare in tutto il mondo. Chiamata anche nihonshu, questa bevanda è a base di riso, acqua e koji, un fungo coltivato appositamente per questa fermentazione. Viene prodotto in tutto il Giappone, ma le regioni di Nara, Kyoto e Hiroshima sono rinomate per la qualità del loro sakè.
Storia
Il sakè è una bevanda che risale a oltre mille anni fa. Le origini esatte del sakè rimangono incerte, ma si ritiene che i cinesi lo abbiano introdotto in Giappone nel VI secolo. A quel tempo, era considerato una bevanda sacra, utilizzata nelle cerimonie religiose e riservata alla nobiltà e ai ricchi.
Col tempo, la produzione si diffuse in tutto il Giappone e la bevanda divenne più accessibile alle masse. Nel XVII secolo, il governo iniziò a regolamentare la produzione di questo alcol, standardizzando i metodi di produzione e migliorando la qualità della bevanda.
Processo di produzione: la produzione del sakè è un processo complesso che può richiedere fino a sei mesi. Il riso viene prima lucidato per rimuovere lo strato esterno, lasciando solo il cuore. Più il riso viene lucidato, maggiore è la qualità del sakè. Dopo la lucidatura, il riso viene messo in ammollo, cotto a vapore e poi mescolato con il koji, un fungo che converte l’amido in zucchero.
Una volta completato questo passaggio, la miscela viene lasciata fermentare, quindi vengono aggiunti acqua e lievito. La fermentazione continua per diverse settimane o addirittura mesi fino al raggiungimento del grado alcolico desiderato.
Varietà
Esistono diversi tipi di sakè, ognuno con un sapore e un aroma distintivi. Il sakè viene classificato in base al grado di lucidatura del riso, al contenuto alcolico e al metodo di fermentazione utilizzato. Ecco alcuni dei tipi di sakè più comuni:
- Junmai: il Junmai è prodotto solo con riso, acqua, koji e lievito, senza aggiunta di alcol. Ha generalmente un gusto ricco e corposo.
- Honjozo: l’Honjozo contiene una piccola quantità di alcol aggiunta durante il processo di fermentazione. Spesso ha un sapore più leggero e dolce rispetto al Junmai.
- Ginjo: il Ginjo è prodotto con riso lucidato ad almeno il 40%. Ha spesso un sapore fruttato e un aroma floreale.
- Daiginjo: il Daiginjo è un sake di qualità superiore, prodotto con riso raffinato almeno al 50%. Ha spesso un sapore complesso e un aroma delicato.
Degustazione
Questo alcolico può essere gustato caldo o freddo, a seconda della varietà di sake e delle preferenze individuali. I sakè leggeri e fruttati vengono generalmente serviti freddi, mentre quelli più corposi e complessi sono più adatti se serviti caldi.
Si gusta spesso in piccoli bicchieri chiamati choko o in tazze di ceramica chiamate guinomi. Prima di berlo, iniziamo ad annusare i suoi aromi, spesso fruttati, floreali o che ricordano il riso. Poi, ne prendiamo un piccolo sorso e lo teniamo in bocca per qualche istante per assaporarne appieno i sapori. Il sakè viene generalmente servito con piatti tradizionali giapponesi come sashimi, tempura o soba.